Il marchio prende origine dal nostro legame col territorio in cui agiamo e coltiviamo la nostra frutta e dalla storia di cui siamo parte e da cui discendiamo.
I signori Gemma, per generazioni, furono proprietari terrieri nel comune di Belfiore e in particolare di quella porzione di territorio ad est di Belfiore ( circa 700 ettari, un terzo dell’intero territorio comunale).
Loro furono proprietari fino alla fine degli anni 50 dello scorso secolo.
Anche lo stabilimento della cooperativa è sorto nel 1957/8 su quelle che furono le “Terre dei Gemma” e cosi anche parte dei soci che aderirono alla società sin da subito erano mezzadri, fittavoli che coltivavano le terre dei Gemma o alcuni che in quelli anni già aveva acquistato dagli stessi i terreni.
Il centro di maggior pregio della proprietà dei Gemma era ed è il Palazzo Moneta; esso risale all’inizio del 1400 e fu poi acquistato e ricostruito da Cosimo Moneta, da cui prese il nome evidentemente, e tra i documenti ritrovati abbiamo notizie che le terre in questione furono trasformate in frutteto dall’avvocato Giambattista Cressotti che nel 1762 acquistò la tenuta. Sono queste le date delle nostre radici, delle radici della nostra frutticoltura quasi sicuramente della melicoltura odierna.
Terre di Gemma diventa cosi il nostro marchio distintivo, diventa il simbolo di tutti i nostri associati ma rappresenta anche la storia degli altri soci che più o meno hanno avuto le stesse radici sia colturali che culturali. Di questo ne siamo fieri e onorati.
Varietà antica coltivata sin dai tempi dei romani e recentemente recuperata ed ha ottenuto il riconoscimento di "presidio Slow Food". Mela di piccole dimensioni, di colore verde con eventuale sfaccettatura rossa, polpa croccante acidula in prossimità della raccolta e dolce a fine primavera. Aromatica. Si conserva fuori dal frigorifero per un lunghissimo periodo. Adatta per confetture, dolci e per i trasformati in genere.
L'HACCP o Hazard Analysis and Critical Control Points, letteralmente Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici è un protocollo, un insieme di procedure, volto a prevenire i pericoli di contaminazione alimentare.
Il Consorzio Ortofrutticolo di Belfiore ha adottato un proprio manuale dell’HACCP rigoroso e severo approvato e riscontrato dalle autorità competenti. Tale manuale in particolare analizza i rischi soprattutto di contaminazione chimica, fisica e microbiologica a cui la nostra attività potrebbe essere esposta e ne prescrive le azioni per prevenire che questi rischi e queste contaminazioni possano intervenire. Sono azioni che quotidianamente vengono messe in atto e che sono ormai entrate nelle prassi codificate dei nostri operatori e collaboratori.
Tale manuale è puntualmente aggiornato ad ogni novità che si manifesta nella nostra organizzazione.
Un’altra delle pratiche messe in atto con scrupolo dalla nostra organizzazione è la rintracciabilità. Ovvero noi possiamo garantire che dalle confezioni finali della frutta che vendiamo ai nostri clienti a ritroso possiamo risalire al produttore che ha prodotto la frutta in esse contenute.
Con questo si da garanzia al cliente e in conseguenza al consumatore finale delle eventuali responsabilità riscontrate o per meglio dire della massima trasparenza del sistema e del fatto che ogni reparto della filiera è strettamente controllato e presidiato.
E’ questa una pratica molto complessa nelle procedure di immagazzinaggio, di frigoconservazione, di lavorazione e confezionamento che tuttavia manifesta la nostra volontà di essere responsabili e consapevoli nei confronti dei nostri più grandi collaboratori: i nostri consumatori.
Il protocollo GLOBAL G.A.P. definisce le buone pratiche agricole ( G.A.P. > Good Agricultural Practice ) relative agli elementi essenziali per lo sviluppo della best practice (migliore tecnica) applicabili ad aziende agricole, coltivazioni e prodotti della terra.
Il protocollo è stato creato al fine di rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza alimentare e di rispetto dell'ambiente.
Al protocollo GLOBAL G.A.P. aderiscono diversi soggetti coinvolti nella filiera agroalimentare:
La certificazione di prodotto GLOBAL G.A.P. costituisce uno strumento di vantaggio competitivo, soprattutto nelle relazioni Business to Business.
Il protocollo prevede la gestione di requisiti relativi ad
COB, come cooperativa aderisce, gestisce e controlla tutte le proprie aziende produttrici coordinandole e garantendo la conformità dei requisiti previsti dall’opzione 2 del protocollo GLOBAL GAP.
COB è quindi certificata come magazzino GLOBAL GAP.
Tutto questo è fatto per avere la possibilità di rispondere alle richieste provenienti dai clienti europei che sempre più richiedono l'adozione di standard internazionali. GLOBAL G.A.P. infatti definisce lo standard di produzione dei prodotti ortrofrutticoli condiviso e accettato dai maggiori gruppi della distribuzione europea. L'integrazione e le sinergie con le regole della Produzione Integrata per la produzione e commercializzazione di ortofrutta e prodotti freschi in genere.
Il protocollo GLOBAL G.A.P. rappresenta una vera e propria Linea Guida per le Buone Pratiche Agricole.
